pensieri a profusione
domenica 1 luglio 2012
Without shirt.
Brina leggera sul tuo corpo nudo,
roccia.
Inchiostro in ogni centimetro,
dita in ogni cavità.
Bocche assetate,
occhi socchiusi.
Sai di uomo,
sai di me.
domenica 24 giugno 2012
mercoledì 20 giugno 2012
mercoledì 16 maggio 2012
Ti amo,
non riesco a dire altro.
Forse neanche è vero, forse è anche troppo, ma mi piaci oltre ogni tuo difetto.
Quando cerco sicurezze ricreo il profumo della tua pelle,
quando cerco compagnia immagino i tuoi occhi,
quando ho freddo penso alle tue mani e i brividi non passano.
Il tuo corpo è tanto caldo quanto fredda la tua anima,
Non sei mio, non sei suo, tu non appartieni.
Tu esisti e basta.
Sei labile come una foglia e passeggero come l'inverno.
Per me sei solo aria fredda e calda che accarezza la pelle ininterrottamente,
un vuoto che non riesco mai a colmare.
Inutile e indispensabile come solo la cultura sa essere.
Ti prego, vieni o vattene, resta o salutami per sempre;
Prendimi: sono nuda e immobile davanti a te da troppo tempo ormai.
domenica 4 marzo 2012
domenica 6 novembre 2011
Fata felina maledetta,
con gli occhi dai mille colori,
lucente come la luna riflessa nell'acqua,
cupa come la notte di Natale,
splendente come il quarzo tra le rocce,
soffio caldo nella tramontana dei miei sensi.
Il tuo corpo di neve fredda è fuoco per la mia bocca.
Oscurami dal mondo,
prendimi i peccati,
uccidimi se vuoi.
city cryining
martedì 25 ottobre 2011
mercoledì 19 ottobre 2011
Life in the morning
ci sarà sempre un momento in cui ti sentirai perso in prospettiva del futuro,
ci sarà sempre un momento in cui ti sentirai triste
così come ci sarà sempre un momento in cui qualcosa o qualcuno riuscirà a strapparti un sorriso.
Prova a pensare a un mondo dove tutti sanno cosa fare, dove andare e cosa scegliere sin dalla nascita..
La vita non è altro che esperienze strettamente personali,
la nostra forza è nel cambiamento.
Artefici del nostro destino, del nostro umore, delle nostre esperienze;
libere anime spinte dalla curiosità,
dai desideri,
dalle passioni,
dai bisogni,
da un cuore che consiglia
e una testa che valuta.
Non esiste potere più grande della nostra vita,
e anche quando si pensa di sprecarlo
non si fa altro che Vivere.
Buona fortuna con la tua.
Freedom
come una foglia tra il vento di novembre,
come una goccia in mezzo all'oceano,
come il sangue nelle vene,
come fumo bianco dalla bocca
io voglio seguire la mia natura.
Libertà è ciò che voglio.
Ricercarla è ciò che amo.
lunedì 17 ottobre 2011
between
loving
Air less.
Sola nel Deserto
mercoledì 14 settembre 2011
blues night
Pallidi come le curve del tuo corpo, bocciolo appena fiorito, tutta petali e niente spine.
masochista innamorato
È sempre stato così, a partire da mia madre.
Passo la vita nella continua, perpetua, costante ricerca d'amore, ma poi quando qualcuno è finalmente pronto ad amarmi, io lo odio. E lo odio davvero, con tutto il mio cuore, in maniera tanto sincera e pura da poter sembrare amore.
L'odio mi uccide, l'Amore mi uccide.
Ma io non voglio morire, non ancora. Non così.
L'amore mi uccide, l'odio mi uccide, l'indifferenza mi uccide, la nicotina mi uccide, lo smog mi uccide, il colesterolo, l'alcohol, mia madre, le tasse, il governo, l'elettorato, le compagnie telefoniche mi uccidono. L'economia, le vacanze, il Natale in famiglia, e ancora il buco nell'ozono, le pioggie acide, lo scioglimento dei ghiacciai, le iguane nell'appartamento a New York, i giornali di gossip, il porno, le nuove collezioni, il salario, la salaria con le sue puttane, i caselli autostradali, la macchinetta del caffè, l'amicizia, i tradimenti, la crescita.
È la vita stessa che mi uccide.
Sei tu, amore, a farmi male.
Odi et amo: sclero di un sabato sera casalingo
Ho sempre odiato i compleanni, i progetti a lungo termine, i lunghi amori, i lavori che ti obbligano a svegliarti alle 6 di mattina e indossare lo stesso identico completo di un terzo della popolazione mondiale: dell’uomo seduto nel sedile dell'autobus a fianco al tuo o del tizio nel cayenne che si è fermato alla tua destra durante il semaforo rosso guardandoti con quello sguardo sostenuto e al contempo rassegnato prima di ripoggiare la sua mano invecchiata, ma impreziosita da un rolex neanche troppo appariscente, e accellerare per poi sparire tra il griggiore di una fredda e triste alba romana.
Ho sempre odiato le cravatte, i mocassini, gli occhialetti da segretaria e il braccialetto collezione Return to Tiffany argento 925 dei laureandi di medicina, i tailleurs di quelli di giurisprudenza.
Ho sempre odiato frequentare sempre gli stessi posti, la stessa gente, rapportarmi sempre alle stesse idee e dovermi etichettare in un modo di vestire, in un genere musicale, in una classe sociale, in un unico tipo di svago, in un’unica tipologia di locale, scegliere tra il bianco e il nero, il dolce e il salato, il mare o la montagna. Io voglio tutto, io non devo scegliere.
Odio le sigarette e le sue numerose decine di marche, odio l’alcohol che con il suo gusto dolce o amaro ti succhia a poco a poco la vita e ti uccide le cellule epatiche, odio il caffè che ti crea dipendenza già a 10 anni e ti ingiallisce i denti, odio i denti che vanno sempre curati, odio curarmi delle cose, dei rapporti e delle persone, perché è già difficile farlo solo con me.
Odio i sabato sera che se rimani a casa ti senti più triste di un qualsiasi altro giorno, il tutto senza nemmeno un motivo plausibile.
Odio i carboidrati, gli zuccheri e i grassi idrogenati, qualsiasi cosa essi siano.
Odio le madri, che in un modo o nell’altro rovinano i figli, odio i figli che in molti modi rovinano le madri, odio i genitori e l’intero circolo riproduttivo, odio il fatto di dover continuare a mettere al mondo esseri senza un motivo più che valido giusto per dover salvaguardare la specie umana. Cazzo ce ne frega a noi della razza umana?
Odio il mondo, a cui non trovo un vero e proprio significato, ma forse più che altro non ce l’ha.
Odio i metallari che fanno troppo i metallari, i coatti che si comprano le magliette dei beatles, e poi sanno a malapena che sono esistiti e che all you need is love era stata usata per stranamore, odio questa nuova generazione di indie che oramai di indie non hanno niente, questa invasione di fiorellini, colori pastello, gilet e skinny jeans.
Odio gli alternativi e chi vuole esserlo,
ma poi voglio farlo anche io, e mi odio.
Odio i vigili che fanno le multe perché servono soldi al comune, odio la polizia con i manganelli che si sfoga la domenica allo stadio sul ragazzino esaltato di 17 anni perché la moglie gli mette la corna da un anno ma lui non ha le prove e si sente “impotente”.
Odio la pazzia che genera il sesso nei sessi, soprattutto quello maschile quando sente minacciata la sua mascolinità e tutti i conseguenti attributi.
Odio gli amici che non si dimostrano tali, ma poi in fondo cos’è l’amicizia?
Odio l’Amore che per quanto possa darti, per quanto possa durare, poi finisce, si appassisce, muore. E ancora una volta ti fa sentire impotente.
Odio chi ci crede e riesce a convincerti.
Odio i sentimenti umani, anche se sono l’unico lato piacevole dell’esistenza, umana, animale…è lo stesso. Fate un po’ voi.
Odio l’odio, anche se è un sentimento, o forse proprio per quello. Odio l’odio, ma non so odiare.
Io non so odiare.
Soprattutto l’arte.
E la verità è che c’è arte un po’ in tutto.
pieces of one heart
E' nel momento in cui stai per nascere chei ti forniscono quell' insieme di sangue e muscolo, un po' rosso, un po' nero e te lo ficcano lì in mezzo allo sterno, protetto, come se bastasse, dalle costole.
Questo cuore grande grande e malleabile pronto per essere fatto in centinaia, migliaia..no che dico..milioni di pezzettini da donare nel corso della vita.
Non è importante a chi sceglierai di farne omaggio, non è importante cosa se ne faranno, se lo butteranno o lo conserveranno...il bello sarà sempre e solo regalarli.
Una vita fatta di pezzettini, pezzettini di tempo, pezzettini di te, pezzettini di ricordi, pezzettini di cuore.
Quanto amo svendere per qualche sorriso, per qualche carezza, qualche parola...qualche sguardo i miei preziosissimi e inutilissimi pezzettini.
kiss the rain
Amo quando mi viene questo irrefrenabile impulso di scrivere, di imprimere l'inchiostro della biro su carta bianca e non sapere mai di cosa parlerò.
Amo la pioggia che scende dal cielo violentemente per poi cadere sull'asfalto tanto dolcemente, quasi in silenzio, quasi come quelle manine giapponesi che ti massaggiano la schiena con indomita delicatezza e arte.
Amo i respiri della gente che corre affannata sotto i portici e le saracinesche dei negozi di periferia, i loro capelli attaccati ai volti quasi a volerne contornare i tratti, le gocce che si posano sulle labbra e le lingue che invisibilmente le cancellano.
Amo le gonne delle donne risaltare quei sederi tondi con un po' di cellulite, i jeans bagnati degli uomini attaccarsi alle gambe muscolose, tanto da desiderare che tutto intorno svanisca e di esser le sole due creature al mondo; magari sotto a un lenzuolo caldo, in un letto confortevole.
Amo il cielo ingrigirsi e confondersi con i muri, i palazzi ed i lampioni spenti.
Amo il modo in cui i bambini si stringono ai colli dei papà e al ventre delle mamme.
Amo l'ingenuità delle fabbriche che creano ombrelli colorati nella vana credenza di smorzare una tristezza che in realtà non esiste.
Amo quando i fulmini illuminano e fendono foschie di nebbia, e come alla fine di tutto - quasi fosse un rapporto violento, passionale, vivo - giunge l'arcobaleno con i suoi sette colori e milioni di sfumature riflesse nelle pozzanghere della città, nella terra dei campi, negli occhi della gente.
La pioggia non è altro che un atto di amore romantico: l'incontro, la passione, l'orgasmo, la pace.
campo notturno
venerdì 24 giugno 2011
mercoledì 18 maggio 2011
lunedì 2 maggio 2011
let you die.
martedì 26 aprile 2011
voglio te
venerdì 22 aprile 2011
(non sapevo dove scriverla)
no sesso
il GREGGE divino
burn
giovedì 21 aprile 2011
ti penso
martedì 8 febbraio 2011
don't die
domenica 6 febbraio 2011
vivi
i riflessi d'oro tra le onde,
la luce di un sole fin troppo splendente,
il sorriso dei passanti,
i baci di due adolescenti,
le dita rugose di due vecchi che si incastrano alla perfezione?
non la senti la risata di un bambino
felice di ricevere attenzione,
il battito di un cuore pulsante sotto ad un seno nudo,
il sussurro di un uomo innamorato,
le grida di un un ragazzo pronto a ribellarsi,
il tonfo di una pietra nell'acqua,
il respiro affannato mentre fai l'amore?
non capisci che sei vivo?
GHIACCIO
nella pancia quello che sento,
sono lacrime di sale
quelle che rigano il viso e appannano il mio sguardo
nero,
grigio.
E' un mondo monocolore,
senza sfumature,
solo sfocature,
solo macchie pesanti.
E' la tua mancanza quella che sento,
sono brividi
quelli che mi percorrono la schiena sino alla testa,
paralizzanti,
freddi.
E' un mondo di ghiaccio,
senza calore,
senza sole.
mercoledì 26 gennaio 2011
Kill Me
LIMONE NELLE IRIDI,
AGHI NELLA SCHIENA,
FUMO NEI POLMONI:
SAPRAI SEMPRE TORTURARMI,
QUASI UCCIDERMI.
COLPISCIMI.
CAVAMI GLI OCCHI,
ESTRAPOLA QUESTO CUORE,
TIRALO,
STRAPPALO
E POI BUTTALO,
CONSERVALO.
MA NON RIDARMELO.
NON LO VOGLIO.
NON MI SERVE,
NON MI SERVE PIU'.
domenica 2 gennaio 2011
Christmas' love
ma la sua pelle a scaldare le sue labbra.
Non era stato un fuoco di passione impetuoso,
era stata una fiamma nata lentamente dalle ceneri di un fuoco spento.
Non era l'odore del natale a inebriare l'aria,
era stato il profumo del suo collo, del suo viso, del suo corpo.
Non era suggestione,
quella voce era realmente quella di un angelo un po' dannato.
Non era amore quello che aveva provato,
era desiderio di rimanere lì per sempre,
la consapevolezza di non voler essere in altro luogo all'infuori di lì,
la volontà di strapparsi il cuore dal petto ed offrirglielo tacendo.
INVERNO ROMANO
vedere il cielo nei tuoi occhi,
toccare la dolcezza di un leggero amore dalle tue labbra,
assaggiare il buono della tua anima,
sfiorare il bello del tuo corpo.
E' tutto ciò che riesci a fare quando mi sei davanti,
quando le tue braccia afferrano i miei fianchi,
sentirmi eternamente tua in un solo istante,
cerco ancora il calore della tua bocca,
lo specchio nei tuoi occhi,
sulla pelle, come un disco, mi hai lasciato i solchi
e adesso non ti spetta che ascoltarli.